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Incidenti causati da figli minori: quando rispondono i genitori? 

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Quando un minore provoca un danno, la legge italiana prevede una responsabilità diretta a carico dei genitori. L’articolo 2048 del Codice Civile stabilisce che: 

“Il padre e la madre, o il tutore, sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori non emancipati, abitanti con essi, salvo che provino di non aver potuto impedire il fatto.” 

Questo significa che la responsabilità dei genitori è presunta e non dipende dall’aver materialmente partecipato al fatto dannoso. La legge considera i genitori responsabili per culpa in educando e culpa in vigilando, ovvero per non aver impartito al minore un’adeguata educazione o per non aver esercitato un controllo sufficiente sul suo comportamento. 

La difficile prova liberatoria 

Questa responsabilità si basa su una presunzione di colpa in educando e in vigilando, ovvero si presume che il danno sia conseguenza di una carenza nell’educazione o nella sorveglianza del minore da parte dei genitori. 

Per liberarsi da tale responsabilità, i genitori devono fornire una prova liberatoria particolarmente rigorosa, dimostrando di non aver potuto impedire il fatto. Questo significa che devono provare di aver impartito al minore un’educazione adeguata e di aver esercitato su di lui una vigilanza idonea, ma anche che il danno si è verificato nonostante tutte le precauzioni possibili.

Tuttavia, la giurisprudenza è molto restrittiva nell’accogliere questa prova liberatoria, rendendo spesso difficile per i genitori sottrarsi alla responsabilità. 

Quando scatta la responsabilità dei genitori? 

La responsabilità dei genitori può scattare in diversi contesti: 

  • Incidenti stradali: Se un minore guida un veicolo senza autorizzazione o un velocipede e provoca un incidente, i genitori ne rispondono. 
  • Atti di vandalismo e danni a terzi: Se un minore danneggia beni pubblici o privati, o causa lesioni ad altre persone. 
  • Cyberbullismo e diffamazione online: Anche l’uso improprio di strumenti tecnologici può dar luogo a richieste di risarcimento danni. 

Inoltre, la responsabilità dei genitori non si limita ai figli conviventi. Anche un genitore separato o divorziato può essere chiamato a rispondere dei danni causati dal figlio se non dimostra di aver contribuito alla sua educazione. 

Perché è importante rivolgersi a un professionista? 

Le richieste di risarcimento per danni causati dai minori possono essere molto onerose e, senza una corretta gestione, il rischio è di dover pagare somme elevate. Ogni caso deve essere analizzato con attenzione, valutando le reali responsabilità e le eventuali possibilità di difesa. 

Affidarsi a professionisti esperti in responsabilità civile è la scelta migliore per: 

  1. Capire le proprie responsabilità legali. 
  1. Difendersi da richieste di risarcimento ingiuste. 
  1. Ottenere una strategia di tutela efficace. 

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